
Tra pochi giorni l’anniversario di un fatto tragico che ha segnato per sempre la storia dell’umanità: l’11 settembre.
Su internet e sui social già iniziano a rimbalzare le pericolose parole di Oriana Fallacci che per quanto di grandissima attualità, dividono l’opinione pubblica portandola non alla comprensione di quanto accaduto, ma all’odio, alla paura, al terrore.
Risale infatti al 29 settembre 2001 quando sul Corriere della Sera, Oriana fallacci scrisse di pancia, presa dalla rabbia, un durissimo articolo intitolato “La rabbia e l’orgoglio” nel quale la scrittrice, profondamente arrabbiata , si lanciò contro il mondo islamico, rimproverando anche l’Occidente, secondo lei troppo tollerante e deludente. Descrisse i musulmani come una civiltà “che nella democrazia vede Satana e la combatte con gli esplosivi, le teste tagliate” e bollò il loro testo sacro come un libro del male.
Sempre sul Corriere della Sera, qualche giorno dopo Tiziano Terzani rispose alla rabbia di Oriana Fallaci con una lettera, che in seguito ad un viaggio in Afghanistan, diventò poi un libro. Un meraviglioso libro: lettere contro la guerra il cui titolo non è dato da Tiziano, ma dalla casa editrice. Originalmente, si sarebbe dovuto chiamare: Una buona occasione.
Il mondo sta cambiando e mai come in questi anni siamo di fronte all’opportunità di essere parte attiva del cambiamento. Partiamo da noi quindi, dal nostro modo di parlare, di relazionarci, di mangiare, di pensare. Andiamo oltre a quelloche ci propinano i mass media. Un altra interpretazione stupenda ce la da Thomas Torelli nel documentario precedente ad Un Altro Mondo e Food ReLOVution ZERO | INCHIESTA SULL’UNDICI SETTEMBRE
Un mondo migliore non è un’utopia, basta semplicemente volerlo ed esserlo. Tutti infatti abbiamo il potere e la responsabilità di essere grandi rivoluzionari proprio partendo da noi stessi.
Buona Lettura e Buon Viaggio
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